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DA PROVARE

FAVE ALLA SANTOREGGIA

( per 4 o 6 persone )

2 kg di fave tenere

1 rametto di santoreggia selvatica

60 g. di burro


Si fanno bollire le fave insieme ad un rametto di santoreggia. Quando sono diventate tenere, si fanno sgocciolare e si toglie il rametto di santoreggia. Si fanno saltare in padella a fuoco vivo per asciugarle un poco. si levano dal fuoco e si mescolano al burro facendo attenzione a non romperle. Si servono in un vassoio preriscaldato spolverandole con la santoreggia tritata

INGREDIENTI:

Crema di yoghurt Greco

Cetriolo

Aglio

sale, pepe,aceto,succo di limone,olio

Grattugiare il cetriolo e strizzarne la polpa gettando il succo che produce(il cetriolo va trattato nella sua completezza, cioč non pelato). Aggiungere il sale quanto basta rimescolando, poi il pepe grattugiato al macinino, quindi l'olio extravergine, l'aceto(poco) e il succo di limone(1 o 2 cucchiai). Sempre rimescolando il tutto, aggiungere 1 o 2 spicchi d'aglio tritati ed infine la crema di yoghurt. Lasciare a riposo in frigo in una ciotola coperta per almeno una giornata.ZIO.

Salsa molto gustosa indicata per accompagnare carne alla griglia, in particolare spiedini di ovino

Semplice ed economica

Pulire l'aglio, togliere l'anima (facoltativo) farlo cuocere nel latte, scolarlo, passarlo nel frullino con le acciughe (pulite e non lavate) e olio. Mettere il tutto in una pentola con il burro a fuoco lento. Quando il burro si č sciolto, sempre rimescolando, portarlo ad ebollizione. Spegnere il fuoco e lasciarla riposare. Aggiungere la panna molto lentamente e rimetterla sul fuoco. Quando risulterą una crema e sarą calda portarla in tavola.

                                                                Zia Candida

Salsa tipicamente piemontese, dal gusto forte, adatta nelle fredde serate invernali, si accompagna bene a verdure crude. Servire molto calda

Dosi per persona:


50 g. di aglio

50 g. di acciughe

50 g. di burro

50 g. di panna

30 g. di olio

1 bicchiere di latte

Si consiglia di non uscire con l'amante per almeno giorni tre dopo l'assunzione di tale cibo!!!        Buono ehh, ma...

SCHEDE

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ARROSTO MORTO DI POLLO

ALLA BOLOGNESE


Mettetelo al fuoco con olio, burro, una fetta di prosciutto grasso e magro tritato fine, qualche pezzetto d'aglio e una ciocchettina di ramerino. Quando sarą rosolato, aggiungete pomodori a pezzi netti dai semi, oppure conserva sciolta nell'acqua. Cotto che sia levatelo e in quell'intinto cuocete patate a tocchetti, indi rimettetelo al fuoco per riscaldarlo.

Pellegrino Artusi

Tradizionale

CONSIGLI UTILI

ZUPPA DI FAVE DI LUCERA


(per 6 persone)

1 kg. di fave fresche

1 kg.1/2 di piselli freschi

2 carciofi piccoli a persona

Abbondante cipolla


Soffriggere molta cipolla, appena imbiondita aggiungere i cuori di carciofo tagliati in quattro. Fare rosolare per cinque minuti, coprire con acqua calda (non troppa !) Aggiungere i piselli e le fave assieme. Coprire con acqua calda e finire la cottura. Il tutto dura circa 1 ora e mezza.


ZIA di qualcuno (forse di Daniele)

STORIE DEL VENERDI'

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Ricetta immorale: il Taramą di Manuel Vazquez Montalban

Si sbriciola il pane nel latte e lo si amalgama alla bottarga pestandoli nel mortaio insieme al sale, il pepe, il tuorlo d'uovo, 1 tazza di latte, una cucchiaiata di aceto e il succo di limone. Vi si versa a poco a poco l'olio, lavorando il tutto come per fare una maionese, e si continua sino a quando l'impasto non acquista una analoga consistenza.

Un bel nome al servizio di un piatto ambiguo: salsa, antipasto, insalata? La paternitą č dei Greci, padri terribili che talvolta fottono questa delicata emulsione con rancido purč di patate e la chiamano taramasalata. Ma nel suo stato vergine, la taramą č una delicatezza rosea spalmabile sul pane pił rustico della terra o su fette di pane a cassetta per ottenere tartine di vellutata spuma per labbra propizie, labbra di un rosso naturale, rosso di sangue ben riuscito. Si consiglia di preparare la Taramą prima di fare l'amore, ma in presenza del partner, perché la Taramą, come tutti i piatti preparati nel mortaio, esige il tamtam degli incantesimi, e pretende, persino, sortilegi poco ostentati: basterą forse canticchiare O Perigal di Theodorakis ed Elitis, mentre la partner si toglie quanto indossa sopra il reggicalze. Gli ebrei di Parigi riescono a ottenere una Taramą bianca, deliziosa, preparata senza dubbio con uova di pesci trasparenti.

250 g. di bottarga

2 fette di pane

1 tuorlo d'uovo

1 bicchiere di olio di oliva

Sale

Pepe

Aceto

Succo di limone

2 tazze di latte