In questa pagina troverete una serie di consigli, utili a coloro i quali si vogliono dedicare all'arte culinaria, ma a volte si trovano in difficoltà. Non abbiamo la presunzione di insegnare niente a nessuno, ma solamente trasmettere e diffondere esperienze personali o riportate. Chiunque voglia partecipare, potrà inviare le proprie conoscenze, che verranno prontamente pubblicate, all'indirizzo di posta elettronica sottoriportato.

ERBE AROMATICHE


Il cerfoglio assomiglia al prezzemolo sia nell'aspetto che nell'uso; le sue foglioline servono per insaporire minestre, insalate, frittate e salse, tra cui in particolare la bernese e la tartara. Si tratta di una pianta annuale originaria dell'Europa la cui altezza può raggiungere i 50 cm., che si coltiva facilmente negli orti famigliari o in cassette. Il cerfoglio ha sull'organismo effetto diuretico (favorisce l'eliminazione dell'urina) e inoltre è utile per abbassare la pressione.


Il dragoncello, chiamato anche estragone o erba serpentaria, è noto fin dal Medioevo come stimolante della secrezione gastrica; fu fatto conoscere all'Europa dagli Arabi che lo portarono a noi dall'originaria zona del Caucaso. Si utilizzano le foglioline di questa pianticella per conferire sapore piccante a insalate, uova, carni in umido, verdure, burri composti, salse (in particolare la maionese) e aceto che servirà come condimento particolarmente gustoso. L'aceto al dragoncello si prepara ponendo due manciate di foglioline lavate e sgocciolate accuratamente in una bottiglia insieme a mezzo litro di ottimo aceto di vino. Si tappa e si lascia riposare per circa 3 mesi, quindi si filtra.

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PESCI DI FIUME

Spesso le trote e molti pesci di fiume o di lago, hanno un leggero sapore di fango che altera la delicatezza della carne. Potrete eliminare questo inconveniente introducendo all'interno del pesce , prima di pulirlo un cucchiaio di aceto che verserete attraverso la bocca, tenendo con una mano chiuse le branchie, per evitare che l'aceto esca all'esterno attraverso queste ultime. Gli stessi risultati si ottengono lasciando il pesce immerso per un'ora in acqua fresca in cui avrete versato un paio di bicchieri di aceto bollente. In questo caso il pesce dovrà però essere già stato pulito e lavato, pronto per la cottura.

AGLIO

Spesso accade di avere dubbi sulla quantità di aglio da utilizzare, durante la preparazione di alcune ricette (tipo salsa verde, bagna cauda, pesto alla genovese), per la paura di creare problemi post-pasto ai commensali. Una possibile soluzione al problema, potrebbe essere questa:

Pulire bene l'aglio, tagliandolo a metà, togliendo anche la parte interna (germòglio), poi riporlo in un pentolino con acqua fredda; portare l'acqua ad ebollizione, e buttarla. Ripetere l'operazione per tre volte. Utilizzare l'aglio come solito.

STORIE DEL VENERDI'

Non dimenticate le damigiane piene in cantina. Lasciatele riposare uno o due giorni, anche una settimana, ma poi procedete subito a un accurato imbottigliamento. Non dimenticate che il contenitore ideale per il vino, dopo la botte, è sempre la bottiglia. Non essendo di vetro, ma di plastica, i contenitori, tipo taniche o recipienti simili, vanno subito travasati. Una sosta prolungata del vino nelle taniche fa correre il serio pericolo di assunzione di odori estranei di tipo resinoso. Allora, addio profumi e gusti del nettare acquistato sul luogo di produzione e portato a casa con tanto amore.

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